I SILOS DEL PORTO ED ALTRE COSE…
I SILOS DEL PORTO ED ALTRE COSE…

I SILOS DEL PORTO ED ALTRE COSE…

Giù con la dinamite tre silos del porto di Cagliari: maxi esplosione, poi  il nuvolone di polvere (VIDEO) - Casteddu On line

Questi giorni a Cagliari è stata abbattuta l’ultima parte dei cosiddetti silos del grano del porto.

Una struttura inutilizzata da decenni, non recuperabile strutturalmente, una cosa brutta nello sky-line di Cagliari, ma che era li, appunto, da molto.

Nei social, trainata dai facili cercatori di likes, mezza Cagliari si è sentita ferita da questa demolizione…lo skyline non è più lo stesso….un altro pezzo di Cagliari che va via… e vai di cuoricini, mi piace, faccina con la lacrima…

Quei cosi, per non essere volgare, non se li è mai filati nessuno, né di dx né di sin, probabilmente perché, come detto sopra, il loro riuso era complicatissimo e diseconomico qualunque funzione potessero avere, quindi, perché tenerli lì?

Manca la solita distinzione, che massacra in partenza ogni tentativo di nuova proposta, tra “vecchio” ed “antico”: in Italia, in Sardegna, a Cagliari, abbiamo tante di queste situazioni, penso al carcere di Buoncammino, all’ex-Ospedale marino, all’Anfiteatro…tutte cose che avrebbero bisogno di rivivere, non di rimanere lì a marcire.

Ma per rivivere avrebbero bisogno di interventi, di qualche modifica, di qualcosa che sia funzionale al loro nuovo uso, qualunque esso sia.

Ma tanti preferiscono non toccare nulla, “salvaguardare” ….ma salvaguardare cosa??? Prendiamo l’anfiteatro: con una scelta coraggiosa, tempo fa e per anni, fu utilizzato come arena all’aperto, con spettacoli magnifici in una cornice magnifica…poi sono bastati 4 capipopolo per convincere che si era “oltraggiato il monumento”, che si erano fatti 50 (50!!!) buchi nella pietra per tener su le tribune, col bel risultato di avere un nuovo rudere, in disuso, abbandonato, sul quale sarà difficilissimo intervenire senza il minimo di coraggio tecnico di fare qualcosa, senza cecare di salvare capra e cavoli, perché certe volte non si può fare.

La scelta è, per l’Anfiteatro ed altro situazioni simili, tra lasciarli cadere a pezzi, bene andando allungando la loro agonia, o intervenire, come si fa in tutto il mondo, senza che questo voglia dire distruggere, ma ricordando che non ci si può bloccare per la paura di sbagliare, perchè così la città muore.